8 Giugno 2020
MOVIMENTAZIONE BOVINI E OVINI: VIA LIBERA VERSO TUTTA ITALIA SENZA COSTI E VINCOLI

Lo sblocco della movimentazione di bovini e ovini verso il resto della Penisola è stato accolto con particolare soddisfazione da Coldiretti Oristano.
Da 21 mesi per i bovini e ovini del  sud Sardegna, oristanese e centro Sardegna, il blocco della movimentazione costringeva gli allevatori al costoso  esame della PCR. 
Un blocco attivato dopo il riscontro di un focolaio del sierotipo BTV3 della lingua blu a Teulada (settembre 2018), prima circoscrivendo come “zona infetta” un raggio di 20 km dal focolaio e, in seguito, estesa a “zona di sorveglianza” per un raggio di 150 km. 
Tutti gli allevamenti di bovini e ovini all’interno della “zona di sorveglianza” venivano sottoposti all’esame della PCR per oltrepassare questo perimetro, con un costo  di 25,08 euro a capo. Coldiretti stima che, già a febbraio, il blocco della movimentazione è costato agli allevatori oltre 121mila euro, per la movimentazione di 4835 capi, per l’esame Pcr, da effettuare una settimana prima dell’imbarco al costo di 25,08 euro. Spese e procedure che incidevano e limitavano il settore bovino da carne e portavano fuori mercato la commercializzazione degli ovini.
Per più volte la nostra Organizzazione ha richiesto lo sblocco in deroga della movimentazione, antecedente i due anni previsti dai protocolli sanitari, in quanto si evidenziava la presenza di controlli e monitoraggi del sierotipo capillari e frequenti, tali da che garantire un basso livello di rischio. Dagli animali sentinella alle trappole per il rilevamento  degli insetti vettori, i risultati sono stati sempre negativi.
“ Si tratta di una notizia positiva anche per gli allevatori dell’ oristanese – commentano il Presidente Coldiretti Giovanni Murru il  direttore Coldiretti Oristano Emanuele Spanò – Costi e mancate movimentazioni incidevano pesantemente  nell’ economia e nella programmazione delle aziende. Un plauso per la risoluzione della problematica va al lavoro e all’ impegno del Dott. Antonio Montisci, Direttore del servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare presso la Direzione generale della Sanità,  con il quale ci siamo spesso raccordati sulla problematica e che sin dal primo momento della sua nomina, decretata il 6 maggio scorso, ha lavorato per raggiungere questo importantissimo risultato ”.